domenica 10 settembre 2017

“Dentro soffia il vento” di Francesca Diotallevi

DENTRO SOFFIA IL VENTO
di Francesca Diotallevi
NERI POZZA

La storia si svolge nel borgo di Saint Rhémy, un piccolo gruppo di case situato nell’Alta Valle del Gran San Bernardo, al tempo della Grande Guerra.

In un capanno nel bosco, lontano dal centro abitato, vive Fiamma, una ragazza di 19 anni dai capelli rossi come lingue di fuoco.
Dopo la morte della madre, avvenuta due anni prima, Fiamma è rimasta sola, ma questo non la spaventa, lei è avvezza alla solitudine.

Le persone del villaggio la credono una strega, ne hanno timore, ma nonostante questo non si fanno scrupolo, quando scende la notte, di recarsi da lei.
La giovane donna, come la madre prima di lei, è infatti esperta nel preparare decotti e infusi per curare qualunque tipo di male: tosse, reumatismi, infezioni, insonnia…

Fiamma si sente al sicuro nella sua casa nel bosco perché il bosco è l’unica realtà che lei davvero conosca e non può fare a meno di ricordare le parole della madre:

La gente sa essere cattiva, Fiamma. Che il destino ti risparmi questa sofferenza.

Nonostante tutto però a volte la solitudine pesa su di lei soprattutto da quando il suo migliore amico se n’è andato per sempre.
Raphael e Fiamma si erano conosciuti da bambini, quando lui un giorno aveva osato spingersi nel bosco e aveva trovato il coraggio di avvicinarsi a lei, di parlarle.
Da allora non si erano più allontanati l’uno dall’altra, legati per sempre da una profonda e indissolubile amicizia.

Mesi prima Raphael era partito per la guerra dalla quale non avrebbe più fatto ritorno se non sotto forma di spirito.

Non c’è solo Fiamma però a soffrire per l’assenza di Raphael, ma anche Yann, il fratello maggiore di Raphael, non riesce a darsi pace per quanto accaduto.
Pieno di rimorsi, il ragazzo si sente in colpa per non essere stato in grado, a causa della propria zoppia, di andare in guerra al posto del fratello.

Yann Rosset era un marronier, una delle guide incaricate di accompagnare i viaggiatori attraverso il passo del Gran San Bernardo.
Un giorno ebbe un grave incidente, la madre di Fiamma riuscì a salvargli la vita ma la sua gamba rimase offesa per sempre.

Da quel giorno Yann odia Fiamma con tutte le sue forze o almeno questo è quello che lui vuole far credere a tutti e soprattutto a sé stesso.

“Dentro soffia il vento” è un romanzo bellissimo, un romanzo capace di trasportare il lettore in un altro mondo e farlo sentire parte integrante della storia.
La scrittura pulita ed essenziale invoglia il lettore ad andare avanti preso dal desiderio di scoprire quanto prima ogni più piccolo segreto si celi tra le mura di quelle case affastellate le une alle altre.

Ogni singolo personaggio è descritto in maniera magistrale e ognuno di essi “vivendo” pagina dopo pagina fa emergere la propria personalità.

Marie che sulle prime sembra essere una ragazza superstiziosa e meschina, si rivelerà essere invece una donna intelligente e altruista, al contrario Padre Jacques confermerà la propria ottusità e, nel corso del racconto, aggraverà ulteriormente la sua posizione agli occhi del lettore apparendo sempre più inadeguato e incapace a ricoprire il proprio ruolo di uomo di chiesa.

In contrapposizione al personaggio di Padre Jacques, totalmente privo di carità cristiana, troviamo la figura di Don Agape che, come il suo nome stesso ci suggerisce, impersona invece il vero amore cristiano, un amore fraterno, disinteressato rivolto al bene del prossimo chiunque esso sia zingaro, emarginato, peccatore. 
Don Agape nonostante le proprie insicurezze e i forti dubbi che spesso lo assalgono, proprio grazie all’amore che prova per il prossimo e alla sua grande capacità di mettersi in discussione senza mai dare nulla per scontato, riesce nelle avversità a rafforzare la propria fede, a trovare la propria strada e aiutare gli abitanti a ritrovare quello spirito di comunione e fratellanza che troppo a lungo li aveva abbandonati.

E poi ci sono loro Fiamma e Yann, due personaggi destinati a rimanere a lungo nel cuore del lettore perché l’amore che si prova per loro non può estinguersi con la lettura dell’ultima pagina.

Fiamma è una ragazza forte e determinata eppure allo stesso tempo così fragile e sola.
Orgogliosa e sicura di sé nella vita di tutti i giorni, capace di affrontare freddo e privazioni senza un lamento eppure completamente inerme di fronte alla forza dei propri sentimenti che siano essi per una volpe ferita o, ancora peggio, per l’uomo che ama e che sa non potrà mai essere suo.

Yann è un ragazzo chiuso e coriaceo come il paesaggio dalle alte vette che lo circondano, incapace di lasciarsi andare e incapace di perdonarsi per non essere morto al posto di Raphael.
Odia sé stesso perché ama la stessa donna che amava il fratello.
Roso dalla gelosia e dal rimorso, cerca di indirizzare ogni sua energia per respingere i propri sentimenti, ma invano.
Come riuscire a restare impassibile dinnanzi alle parole di Fiamma:

(…) tu sei il vento che mi soffia dentro, sei colui che muove i miei passi. Se sparissi in questo momento, sparirei con te.

L’amore, quello vero, è sempre destinato a trovare la luce:

(…) fuggire non serve e a nulla. La vita troverà comunque il modo di raggiungerti e le cose è meglio affrontarle di petto che vedersele sbucare alle spalle.

E allora ecco una delle più belle immagine del libro, una descrizione così vivida da sembrare si stia svolgendo proprio davanti ai nostri occhi: Yann con le nocche spellate e il dorso delle mani pieno di graffi che stringe il cappello di lana tra le mani:

Non ti sto chiedendo di perdonare il mio egoismo. Resta con me, però. Odiami, ma resta con me. Disprezzami ogni giorno della tua vita, ma resta con me.

“Dentro soffia il vento” è un libro raro, uno di quei libri i cui personaggi sono destinati a rimanere con noi per sempre.
Un romanzo assolutamente da non perdere e a cui spero nel mio piccolo di riuscire a contribuire alla diffusione perché, credetemi, raramente si incontrano romanzi così sorprendenti.

Ancora un’ultima cosa, lasciatemi ringraziare chi ha reso possibile questo mio speciale incontro…grazie Vale per il prezioso suggerimento.



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