domenica 10 gennaio 2016

“Concerto di una sera d’estate senza poeta” di Klaus Modick

CONCERTO DI UNA SERA
D’ESTATE SENZA POETA
di Klaus Modick
NERI POZZA
Protagonista del libro è Heinrich Vogeler (1872 – 1942), pittore, architetto disegnatore e poeta, esponente dello Jugendstil.

Klaus Modick si è ispirato ai frammentari ricordi di vita di Vogeler, presenti nel suo “Werden”, ed ha attinto agli scritti di Rainer Maria Rilke, soprattutto ai suoi diari ed alle sue lettere, per scrivere questo romanzo che è un’opera di fantasia.

L’altro protagonista del libro è proprio Rainer Maria Rilke (1875 – 1926), autore di prosa e di poesie, considerato uno dei maggiori poeti di lingua tedesca del XX secolo.

Il romanzo racconta dell’amicizia tra i due artisti, del loro immediato riconoscersi come spiriti affini e del loro progressivo allontanamento fino al totale rifiuto l’uno dell’altro.

Il dipinto di Vogeler intitolato “Concerto” o “Sera d’estate a Barkenhoff” ed i numerosi continui cambiamenti apportati al quadro stesso dal pittore, fanno da filo conduttore del racconto.

L’ispirazione per il quadro nacque in Vogeler durante una delle tante serate d’estate a Worspwede, quando era solito riunirsi con gli amici artisti al Barkenhoff, la casa da lui progettata e poi costruita grazie all’eredità paterna.
Quella sera, come spesso accadeva, era presente alla riunione il suo caro amico Rilke, sempre gradito ospite nella casa delle betulle.
L’atmosfera rilassata della serata ispirò a Vogeler la scena del quadro nel quale avrebbe dovuto spiccare la figura dell’amico Rilke, quasi il dipinto volesse essere un omaggio alla sua presenza.
Nel corso dei mesi e degli anni però le cose cambiarono nella vita e questi cambiamenti furono apportati anche sulla tela.
Così il triangolo amoroso che vide protagonisti Rainer Marie Rilke, Clara Westhoff (futura signora Rilke) e Paula Becker, i continui ripensamenti del poeta verso l’una o l’altra donna, indussero nel corso del tempo Vogeler a rivedere la posizione del poeta, così come i sorrisi e le espressioni cupe delle donne vennero continuamente modificati sulla tela da parte del pittore.
Alla fine la figura di Rilke fu cancellata definitivamente e il quadro assunse per Vogeler un significato completamente opposto al sentimento che lo aveva ispirato.
Il dipinto che doveva essere simbolo di gioia, serenità, pace familiare divenne invece l’emblema della sconfitta, dell’assenza, del fallimento e della desolazione.

Il romanzo di Modick ci narra di una comunità di artisti il cui mondo è fatto di ambizioni e contraddizioni, un mondo dove i mecenati giocano un ruolo da protagonisti e dove l’arte diventa una mera merce sulla quale investire i proprio risparmi.

Vogeler è un artista che entra in crisi nel momento stesso in cui raggiunge il successo, proprio quando gli viene riconosciuto ogni merito, egli non è più certo di nulla, rinnega ciò che ha fatto e l’insoddisfazione che prova arriva a generare in lui il desiderio distruggere la propria opera.
Dubita di se stesso e del proprio talento, si sente invecchiare e avverte la terribile sensazione che l’ispirazione lo stia abbandonando per sempre.

Al contrario l’immagine che Modick ci porge di Rainer Marie Rilke è quella di un artista ambizioso, egocentrico, maschilista e opportunista; un uomo dalla dubbia moralità che pur di raggiungere il successo è disposto a tutto.

Grazie all’opera di Klaus Modick, seppur come già sottolineato opera di fantasia, possiamo fare la conoscenza del gruppo di artisti di Worpswede, villaggio paludoso della Bassa Sassonia, non lontano dalla città di Brema.

Questo gruppo di artisti ebbe origine nel 1889 grazie a tre artisti Fritz Mackensen, Hans am Ende e Otto Modersohn, il cui obiettivo era quello di rivendicare la loro indipendenza dalle grandi accademie artistiche e crearsi uno spazio ad imitazione del modello francese della scuola di Barbizon.

Negli anni successivi si unirono a loro Fritz Overbeck, Heinrich Vogeler, Carl Vinnen e due donne Paula Becker e Clara Westhoff, la prima sposò Otto Modersohn e la seconda divenne la moglie del poeta Rainer Marie Rilke.

Il poeta Rainer Marie Rilke pubblicò nel 1903 un libro sugli artisti di Worpswede.

“Concerto di una sera d’estate senza poeta” è un libro descrittivo e molto dettagliato dove ogni pensiero viene analizzato; tutto questo appesantisce notevolmente la scrittura rendendola purtroppo non proprio scorrevole.

I contenuti del romanzo sono interessanti e raccontati in modo davvero suggestivo; i protagonisti del libro sono figure affascinanti e molto seducenti.

La comunità di artisti di Worpswede non è tra le più conosciute ed il romanzo di Modick è un valido strumento per avvicinarsi a questo gruppo di artisti e invogliare il lettore a fare ricerche sull’argomento per approfondirlo.