martedì 26 agosto 2014

“Verde oscurità” di Anya Seton

VERDE OSCURITA’
di Anya Seton
SUPERBEAT

Anno 1968, Celia Taylor è da poco diventata Lady Marsdon in virtù del matrimonio con Robert Marsdon, unico erede del defunto sir Charles e legittimo proprietario di Medfield Place, la residenza di famiglia nel Sussex.

Celia e Robert si sono conosciuti in viaggio sulla Queen Mary, il famoso transatlantico che prestò servizio sulla rotta Southampton- Cherbourg-New York fino al 1967.
Il loro è amore a prima vista; una passione travolgente ed inarrestabile tra un esponente di una antica famiglia britannica e una giovane ricca americana.

Il matrimonio viene celebrato con un semplice rito civile appena giunti a Londra e, dopo una breve "gita" in Portogallo, la coppia si trasferisce a Medfield Place.

Sembra tutto perfetto fino al giorno in cui decidono di visitare la residenza di Cowdray e Celia, attirata da una forza misteriosa, non riesce a stare lontana dalla collina di St. Ann nonostante il marito sia contrario a questo suo desiderio di visitare il luogo.

Da quel momento tutto cambia: Robert diventa evasivo e si chiude sempre più in se stesso mentre Celia è continuamente assalita da strane visioni.

La donna si accorge che il marito è ossessionato dalla cronaca dei Marsdon, il volume che si trova nella biblioteca del maniero e che contiene le annotazioni fatte dalla famiglia a partire dall’anno 1430 fino al 15 settembre 1967.

Nei fine settimana i Marsdon sono soliti ricevere ospiti a Medfiled Place e proprio durante una di queste riunioni la situazione precipita.
Celia va in catalessi e viene ricoverata in fin di vita in ospedale mentre Robert, dopo aver licenziato tutta la servitù, si barrica nello studio. 
A questo punto il dottor indù Akananda, ospite a Medfield e amico della madre di Celia, prende in mano la situazione.

Egli comprende, infatti, che Celia è in realtà la reincarnazione di un’altra Celia vissuta in epoca Tudor, una giovanissima e bellissima ragazza innamorata di un monaco benedettino che altri non era che un antenato di Robert, Fratello Stephen.

Robert sente gravare sulla sua anima tutto il peso delle colpe di Stephen, nel quale si immedesima fino al punto di non riuscire più a distinguere il presente dal passato.

Già dal prologo siamo a conoscenza dell’amore illecito tra Celia de Bohun ed il benedettino; sappiamo bene quale sia stato il tragico epilogo a cui questa immorale passione abbia condotto i due protagonisti: la giovane donna, che portava in grembo il frutto del suo peccato, era stata murata viva mentre il suo amante, in preda al rimorso, si era impiccato.

E’ noto fin dalla prima pagina che proprio questo crimine, perpetrato tanti secoli prima, è la chiave di volta degli eventi recenti che si svolgono nel 1968, ma nonostante il fatto che tutto ci sia ben chiaro sin dall’inizio, la vicenda cattura l’attenzione del lettore e lo tiene incollato alle pagine, desideroso di conoscere ogni più piccolo dettaglio su come si siano svolti i fatti.

Sia che crediate o no alla reincarnazione non potrete che rimanere attratti dalle teorie sulla rinascita dell’individuo, sulla trasmigrazione dell’anima e sulla possibilità che il male fatto nelle vite precedenti possa essere espiato attraverso le vite future.

Perfetta è poi ricostruzione storica dell’epoca Tudor, dal 1552 al 1559, gli anni di regno dei tre figli di Enrico VIII.
La vicenda inizia sotto il Regno di Edoardo, prosegue durante tutto il regno di Maria e si conclude subito dopo l’ascesa al trono di Elisabetta I.

I personaggi del romanzo sono ben delineati e conquistano il lettore con il loro alone di mistero.

I protagonisti delle due storie, nonostante queste siano ambientate in periodi storici lontani nel tempo, si integrano perfettamente dando vita ad un romanzo dalla trama avvincente e straordinaria.
Magistrale è la costruzione del “doppio”, quasi ogni personaggio infatti ha un suo alter ego in epoca Tudor: Celia Marsdon era Celia De Bohun, sir Robert / Fratello Stephen, la signora Taylor / Ursula, il dottor Akananda / Julian Ridolfi, Edna e George Simpson / Emma e Christopher Allen, sir Harry / sir Anthony Browne e per finire Igor / Simkin. 

“Verde oscurità” è un romanzo intrigante e affascinante in cui l’autrice ha saputo dosare sapientemente suspense, amore e mistero riuscendo così a regalarci una storia  intensa e coinvolgente.

Una lettura inoltre imperdibile per chiunque ami le storie ambientate in epoca Tudor.




7 commenti:

  1. Anche a me Verde oscurità piacque moltissimo. Proprio in questo periodo, sto leggendo Smouldering fires della Seton, il romanzo immediatamente successivo a Verde oscurità. Si vede che non era riuscita a esaurire del tutto l'argomento reincarnazione ed ebbe bisogno di un altro libro per farlo. Non è paragonabile a Verde oscurità; è brutto da dire, ma sa dello stretching che si fa dopo l'attività fisica. Lo sto, in ogni caso, apprezzando.

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  2. Non vedo l'ora di leggerlo!!! *-*
    Sono stata attratta subito dalla copertina fantastica e quando ho letto la trama l'ho comprato subito!*-*
    Ho anche Katherine della Seton...di quest'autrice ne parlano benissimo!! ^^

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    1. Credo che leggerò anche "Katherine" appena troverò un po' di tempo :)
      Io ero scettica su questo libro, ci ho girato un po' intorno ma alla fine sono proprio contenta di averlo letto.

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    2. Katherine è splendido !! L ho letto tanti anni fa e l ho riletto da poco. Ora sto leggendo Green Darkness e poi rileggerò Smouldering Fires

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  3. È stato uno dei miei libri preferiti,visto l'argomento.

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  4. Verde oscurita...l avro letto 10 volte in venti anni è un libro bellissimo scritto molto bene che ti prende dall inizio e non lo lasci piu il piu bello della seton secondo me

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