martedì 24 dicembre 2013

“Una carrozza per Winchester” di Giovanna Zucca

UNA CARROZZA PER WINCHESTER
di Giovanna Zucca
FAZI EDITORE
“Una carrozza per Winchester. L’ultimo amore di Jane Austen” è un romanzo di fantasia ricco però di riferimenti a reali episodi della vita della scrittrice.
Come la stessa Giovanna Zucca tiene a precisare nella sua nota alla fine del volume, i protagonisti della storia non avrebbero in alcun modo potuto interagire tra loro in quanto Sir Thomas Addison, nato nel 1793, era diciotto anni più giovane di Jane Austen.
Si ritiene che la malattia di cui abbia sofferto e che abbia condotto alla morte la celebre scrittrice sia stato proprio il morbo di Addison, un morbo che colpisce le ghiandole surrenali e che fu scoperto proprio dallo stesso medico qualche anno dopo la morte della Austen.

Ispirata da questa scoperta Giovanna Zucca ha immaginato una storia d’amore e di passione tra la grande scrittrice preromantica ed il medico-scienziato, ricreando intorno ad essi un’atmosfera tipicamente austeniana.
Nelle pagine di “Una carrozza per Winchester” facciamo conoscenza non solo con gli Austen: Jane, la sorella Cassandra ed i fratelli Henry e James, ma anche con gli aristocratici Winnicott, esponenti della “nobiltà di campagna” e gli abitanti della canonica, i coniugi Bolt.
Non possono certo mancare poi due dolci ed avvenenti fanciulle legate tra loro da una profonda amicizia, Miss Angelica Winnicott e Miss Jane Mary Addison, e ovviamente, come in ogni storia in perfetto stile Jane Austen che si rispetti ci sono intrighi, cuori infranti e nuovi amori che sbocciano all’improvviso.

Non è facilissimo fare un quadro preciso di questo romanzo poiché in esso si alternano pagine di stupefacente profondità di pensiero e stringente logica a pagine, passatemi il termine, piuttosto spente.
In realtà ciò dipende molto dalla personalità dei vari personaggi.
Prendiamo per esempio Mrs Bolt: la sua descrizione è molto acuta e la macchietta della donna ipocrita e indiscreta è davvero ben riuscita. Da rilevare però che, mentre nei romanzi di Jane Austen personaggi di questo tipo riuscivano sempre e comunque a strappare un sorriso al lettore, nelle pagine di Giovanna Zucca, il personaggio di Mrs Bolt risulta solo indisponente ed odioso.
La dolce e perfetta Angelica Winnicott invece sembra davvero troppo svenevole e stucchevole, non ricordo nessun personaggio nei romanzi della scrittrice inglese che possa esserle paragonato.
Davvero molto ben riusciti sono i personaggi di Jane Mary e di Sir Addison, così come la descrizione di Lady Addison, madre e moglie assente. Perfetti anche tutti gli altri personaggi: Henry, Cassandra, gli Winnicott, Sir Charles, Mr Hodgkin.
L’idea del romanzo di Giovanna Zucca è originale e direi per quasi geniale, ma il personaggio di Jane Austen, nonostante lei fosse realmente una donna forte e anticonvenzionale, risulta a volte un po’ forzato e poco credibile per l’epoca.
Verosimile ed intensa è la descrizione della nascita dei sentimenti di amore che legano Miss Jane a Sir Addison, ma la decisione di fuggire a Bath con l’uomo amato, senza chaperon, risulta troppo fantasiosa e davvero improbabile per quanto ben scritta e devo dire anche piacevole da leggere.
La Austen sarà stata senza dubbio una donna fuori dal comune, ipercritica e graffiante nelle descrizioni dei costumi e della società del suo tempo, ma addirittura immaginarla fare una scelta del genere risulta davvero eccessivo.

Eppure nonostante tutto il risultato è un romanzo godibile e ben riuscito che scorre veloce e tiene il lettore incollato alle pagine.
Idee e pensieri sull’amore, sull’amicizia e sulle convenzioni sociali della scrittrice inglese, vengono rielaborati e filtrati da Giovanna Zucca attraverso un punto di vista moderno e aperto.
“Una carrozza per Winchester” è l’omaggio all’opera di Jane Austen da parte di una sua fervente ammiratrice.



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